Andare a fare una lampada solare, che sia un viso, una doccia o un lettino, è diventato ormai una pratica molto comune perchè in pochi minuti si hanno dei risultati e ci si vede subito con un bel colorito; ma non è tutto oro quello che luccica! ecco alcune considerazioni sulle lampade solari e qualche piccolo consiglio per utilizzarle.

Forse non tutte sanno che la normale crema protettiva non scherma i raggi delle lampade abbronzanti. Spesso chi va a fare un lettino o una doccia solare non sa che questi trattamenti sono potenzialmente cancerogeni per la pelle.
Prima di sottoporsi a trattamenti di abbronzatura bisognerebbe informarsi sul proprio tipo di pelle, ad esempio se si abbronza facilmente o meno, porre particolare attenzione se si hanno molti nei o se in famiglia ci sono casi di tumori delle pelle. Inoltre, bisognerebbe tarare la durata dei minuti di esposizione ai raggi della lampada sulla base dei riscontri ottenuti. In realtà, quasi nessuno lo fa. Anche perché, in molti casi, il personale di questi centri non ha competenze specifiche (la legge non le richiede).
Bisogna sapere che: pillola anticoncezionale, alcuni antibiotici, antinfiammatori e antidolorifici, ma anche il cortisone e altri medicinali potenziano l’azione dei raggi Uv.
Buona regola è non fare più di due lampade alla settimana, lasciando trascorrere almeno 48 ore tra una lampada e l'altra in modo di dar tempo alla pelle di riparare i danni provocati dai raggi. Altra regola, abituarsi a mettere gli occhialini, sempre!!! , per evitare che il cristallino degli occhi diventi opaco.
Infine: La lampada accelera la tintarella? Prepara la pelle al sole? Bisogna sapere che l’abbronzatura prodotta dai raggi Uv  delle lampade non protegge dai raggi solari. Il sole infatti, emette delle radiazioni differenti da quelle delle lampade stesse. Inoltre sommando le due esposizioni di raggi solari e raggi prodotti dalle lampade si può andare incontro alla formazione di rughe in modo molto precoce.